La chirurgia plastica nell’era dei social
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Smartphone, tablet, computer hanno ormai soppiantato il vecchio e caro passaparola. Siamo bombardati da immagini reali e virtuali di donne e uomini con visi freschi e giovani, nasi perfetti, glutei mozzafiato, seni talvolta innaturali: immagini del prima e dopo un trattamento o un intervento. È l’era delle millennials, delle fashion bloggers, della generazione Y. È l’era delle notizie smart che corrono veloci sul web, dei post e dei twitt, delle immagini e dei followers, dei like e del numero di stelle gialle da lasciare per recensire uno specialista. Un metodo al quale anche noi medici abbiamo dovuto cedere per stare al passo.
La comunicazione digitale è diventata un importante mezzo in ambito medico, soprattutto nel settore della chirurgia plastica e ricostruttiva.
Ma davvero si può scegliere un chirurgo plastico per i risultati delle foto che pubblica? Riuscire a capire la sua bravura e le sue competenze da quello che scrive sul web?
Le immagini e le parole aiutano sicuramente, sono un primo passo per districarsi nella giungla per riconoscere i veri chirurghi plastici, specializzati in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica; dai chirurghi estetici specializzati in altre branche che eseguono interventi di chirurgia plastica o hanno seguito master di formazione.
La pubblicità ha sempre svolto un ruolo primario per la chirurgia plastica, ma mai con tanta immediatezza e accessibilità.
Oggi è dato quasi per scontato che i chirurghi plastici abbiano un sito web e dei canali social dove promuovere i risultati dei loro lavori dimenticando spesso di preservare l’immagine professionale del chirurgo. Ricordatevi sempre che nella stragrande maggioranza dei casi si tende a pubblicare le immagini dei casi più belli, dal risultato più eclatante (sempre dopo che la persona ha acconsentito alla privacy); ma dietro ci sono tante altre immagini di persone della porta accanto contente del risultato ottenuto e altre di risultati meno soddisfacenti e non sempre perfetti perché ognuno reagisce all’intervento in modo soggettivo. Possono esserci dei fattori che inficiano sul risultato: come delle complicanze e soprattutto ci sono sempre delle cicatrici.
Anche gli standard di qualità rischiano di essere compromessi nell’era dei social: viene data maggiore importanza all’impatto che l’intervento di chirurgia plastica avrà sulle “aspettative del paziente” e alle opinioni social.
Talvolta mi capita di incontrarmi con pazienti che hanno delle aspettative molto alte, esigenti con in testa un risultato che non si potrà ottenere perché ognuno di noi ha il proprio fisico, la propria pelle, le proprie forme, i propri volumi. Si può migliorare, cambiare, modificare, ma sempre entro certi limiti e rispettando l’anatomia, l’armonia e la naturalezza di ognuno.
E se il web è gratis non lo è la prima visita. Troppo spesso, durante la telefonata per prendere un appuntamento mi viene chiesto se la prima visita è gratuita. Purtroppo molti professionisti hanno deciso di adottare questa strategia senza rendersi conto delle conseguenze di questa scelta, a mio avviso disinvolta e poco professionale. Si può comprare un oggetto o scegliere un servizio secondo il criterio del prezzo migliore, ma non una visita specialistica che riguarda la vostra salute.
Una visita va acquistata in base ad un valore: serietà e competenza non sono negoziabili.
La prima visita rappresenta il momento più importante nel rapporto tra medico e paziente. È il momento cardine in cui paziente e professionista si conoscono, inizia la loro relazione che può durare solo il tempo della visita stessa ma potrebbe durare per sempre. Per questo motivo alla prima visita, io dedico una quantità di tempo adeguata per immagazzinare tutte le informazioni necessarie per conoscere il paziente, studiare il caso, prescrive esami, valutare la fattibilità del trattamento o le controindicazioni, proporre la soluzione, pianificare l’intervento e stabilire un rapporto di fiducia.
Già in questa fase, il professionista ha attuato una serie di misure e strategie frutto dei suoi anni di studio, della sua esperienza, della sua professionalità e del suo continuo aggiornamento. E vi sta dedicando il suo tempo: 45 minuti-1 ora nel suo studio medico, in cui vi ha accolti nel massimo confort, pulizia e discrezione non certo al tavolo di un bar, sul divano di casa come buoni amici o durante un party.
Lo stesso vale per i prezzi dei trattamenti e degli interventi. Anche questi non sono negoziabili.
La riuscita e il risultato di un intervento o di un trattamento dipendono da tanti fattori: professionalità; impiego di materiali, di farmaci, di dispositivi medici di qualità; utilizzo di tecnologie sempre all’avanguardia. Dietro un chirurgo c’è anche una equipe di professionisti con ciascuno il proprio ruolo: anestesista, aiuto chirurgo, infermieri, strumentisti, segretaria.
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