Radiesse: il filler per il ringiovanimento delle mani
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Anche le mani rivelano l’età. Quotidianamente, l’attenzione dei nostri interlocutori è spesso concentrata sulle mani in quanto anche semplici scambi di battute sono accompagnati dalla loro gestualità: costituiscono quindi un “biglietto da visita” importante. Purtroppo spesso ce ne dimentichiamo, ma le mani invecchiano forse anche prima e più del volto. Assottigliamento cutaneo, macchie scure, progressiva presenza di rughe, marcata evidenza di vene e tendini: il loro aspetto fa emerge impietosamente l’età reale. Esistono svariate possibilità di intervenire per il ringiovanimento delle mani: nell’ambito della medicina estetica, i filler consentono, oltre all’azione riempitiva, di associare una biostimolazione cutanea e quindi un aumento dell’elasticità dei tessuti, con esiti di maggiore compattezza e plasticità.
Perché le mani invecchiano?
L’avanzare dell’età colpisce tutte le cellule del corpo umano in maniera più o meno evidente. Col passare degli anni, la pelle delle mani si assottiglia, e vengono messi in evidenza i vasi sanguigni, assieme alla struttura ossea. Ciò crea anti-estetiche depressioni e ‘scavature’ tipiche del paziente non più giovanissimo. Il naturale invecchiamento è accelerato anche dalla tipologia della pelle delle mani, più delicata rispetto a quella di altre parti del corpo, e dalla loro perenne esposizione ad ogni agente esterno (compresi sbalzi di temperatura, uso di detergenti, detersivi, strofinamenti meccanici, ecc.). All’assottigliamento della pelle si associa spesso la comparsa di macchie scure.
Cosa si può fare per ringiovanire le mani?
Essenzialmente, i trattamenti estetici per il ringiovanimento delle mani mirano ad ottenere tre risultati:
- Ridurre la perdita di tessuto sottocutaneo
- Rinvigorire l’elasticità della pelle
- Eliminare, o affievolire, le macchie cutanee
Per ottenere ciò, è necessario ricorrere ad un mix di trattamenti combinati, avente sia lo scopo esfoliante, per lo strato superficiale della pelle, che rigenerante e ristrutturante, per gli strati del sotto-cute che hanno perso consistenza e volume. Il peeling chimico, altrimenti chiamato esfoliazione cutanea, è una pratica medica estetica che, attraverso delle sostanze chimiche, ha come obiettivo la disgregazione degli stati più superficiali della cute per ottenere, come risposta del corpo, la produzione di nuovo tessuto, più ricco di collagene. In pratica, è una forma molto accelerata di normale turnover della pelle per andare a risolvere problemi estetici superficiali, come ad esempio le macchie cutanee. I filler dermali sono dei preparati, solitamente a base di calcio (come la calcio idrossiapatite o il trifosfato calcico) iniettati, attraverso delle micro-cannule, direttamente nelle zone delle mani che s’intende ringiovanire.
Che cos’è Radiesse?
Biocompatibile e completamente riassorbibile, il filler Radiesse è composto al 30% da microsfere di idrossiapatite di calcio, composta da calcio e fosfato, elementi già presenti nelle ossa e nei denti. Il restante 70%, invece, non è altro che una soluzione acquosa in gel, in grado di trasportare l’idrossiapatite dove serve. Radiesse ha un’immediata azione riempitiva e correttiva di rughe e inestetismi di grado moderato e severo, ed è il prodotto ideale per il ringiovanimento del dorso delle mani. Il filler Radiesse combatte efficacemente l’invecchiamento, riducendo le rughe, distendendo la pelle e ripristinando il volume perduto. Per questo motivo è un validissimo aiuto anche per i pazienti più giovani, che lamentano, però, la cosiddetta “scheletrizzazione” delle mani, quel processo per cui queste divengono molto magre, con ossa, tendini e vene troppo in evidenza.
Come si svolge il trattamento?
Il filler Radiesse viene iniettato con micro-cannule sottilissime ed è addizionato con anestetico locale che rende la terapia totalmente indolore. L’infiltrazione del filler avviene con tecnica retrograda, ossia la sostanza gelatinosa verrà rilasciata nella mano mentre l’ago scorre all’indietro, verso l’uscita: in questo modo, il filler potrà depositarsi in modo uniforme nelle aree da trattare. All’inizio sarà possibile “sentire” sottopelle il prodotto iniettato, ma, già dopo un paio di settimane, l’idrossiapatite di calcio si integrerà completamente nel tessuto cutaneo e non se ne avrà più alcuna percezione. Non si riscontra neanche il classico gonfiore post seduta, ed eventualmente un leggero rossore scomparirà in poche ore. Dopo il trattamento i pazienti possono riprendere le normali attività, compreso il lavoro, senza alcun disagio. Gli effetti saranno immediatamente visibili, progressivi nel tempo e molto più duraturi di un normale filler.
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