Sole e pelle le rughe e gli effetti del fotoaging

Sole e pelle: le rughe e gli effetti del fotoaging

L’estate è appena iniziata e tutti siamo alla ricerca di un posto al sole, un’esperienza piacevole che in più stimola la produzione di vitamina D, ma attenzione alla pelle. Che i raggi UV siano parte delle cause di invecchiamento cutaneo è una cosa risaputa, ma soprattutto è scientificamente provato. Con il termine fotoinvecchiamento o fotoaging ci si riferisce proprio all’invecchiamento cutaneo causato dal danno cronico derivante dall’esposizione della pelle ai raggi solari, che può causare sia alterazioni a livello di DNA cellulare per azione dei radicali liberi, sia il danneggiamento del collagene con conseguente comparsa di rughe più profonde e lassità cutanea.

Cosa provoca le rughe?

Con il tempo le fibre cutanee di collagene ed elastina, che di fatto costituiscono l’impalcatura della nostra cute, si modificano perdendo elasticità. Questo comporta una disorganicità della rete di fibre che sostiene la pelle che, diventando meno flessibile, si segna soprattutto nei punti dove ci sono maggiori tensioni per l’espressività: all’inizio infatti si formano linee sottili come i segni d’espressione, quando queste diventano più profonde si parla di vere e proprie rughe. La perdita dell’elasticità cutanea inizia in media attorno ai trent’anni (ma la genetica influenza molto il momento della comparsa delle rughe così come la loro abbondanza) e aumenta con il passare del tempo, con alcuni fattori che possono concorrere a peggiorare la situazione come la scarsa idratazione, il cambio dell’assetto ormonale, l’inquinamento, il fumo, l’esposizione solare. In particolare esporsi al sole può essere considerato come un’arma a doppio taglio, da una parte infatti porta al nostro organismo moltissimi benefici, dall’aumento della produzione della vitamina D, indispensabile per la salute dell’organismo, a quello della serotonina, l’ormone del buonumore. Ma, allo stesso tempo, i raggi UV sono causa di fotoaging e, di conseguenza, dell’invecchiamento della pelle.

Quali sono gli effetti del sole sulla pelle?

Il fotoaging è il risultato dell’esposizione cronica ai raggi ultravioletti del sole, che causano danni alla pelle che vanno oltre il normale processo di invecchiamento cronologico. Ecco come il sole influisce sulla pelle e contribuisce alla formazione delle rughe e altri segni di invecchiamento:

  • Danneggiamento delle fibre di collagene: i raggi UV danneggiano le fibre di collagene ed elastina nel derma, lo strato medio della pelle. Questo porta a una perdita di elasticità e compattezza, causando rughe e lassità cutanea.
  • Produzione di radicali liberi: l’esposizione ai raggi UV aumenta la produzione di radicali liberi, molecole instabili che danneggiano le cellule cutanee e accelerano l’invecchiamento.
  • Ispessimento dell’epidermide: l’esposizione cronica al sole può causare un ispessimento dello strato superiore della pelle, portando a una texture irregolare e rugosa.
  • Pigmentazione irregolare: i raggi UV stimolano la produzione di melanina, il pigmento responsabile dell’abbronzatura. Tuttavia, l’esposizione eccessiva può portare a macchie solari, lentiggini e iperpigmentazione.

Come prevenire le rughe e i danni del fotoaging?

Prevenire la comparsa dei primi segni del tempo è possibile attraverso una buona alimentazione e un’attenta cura della pelle. Senza dimenticare la regola basilare di bere molta acqua. L’acqua idrata la pelle e la aiuta a farle mantenere un aspetto più tonico e luminoso. Ovviamente prevenire non vuol dire che prima o poi le rughe non compariranno, ma si può provare a ritardarne la comparsa e a contrastarne la progressione negli anni. Prima di esporsi al sole è necessario applicare una crema solare ad ampio spettro con SPF adatto al proprio fenotipo. Indossare cappelli a tesa larga, occhiali da sole e abbigliamento a maniche lunghe può ridurre l’esposizione diretta al sole. Limitare l’esposizione al sole durante le ore di picco, solitamente dalle 10 alle 16, quando i raggi UV sono più intensi aiuta a prevenire i danni. Ma anche in inverno non bisogna mai dimenticare la crema idratante con un fattore protettivo dai raggi UV. Anche se i raggi sono meno penetranti i danni da fotoaging si possono verificare lo stesso.

Quali trattamenti per combattere il fotoaging?

Accanto a questi accorgimenti, anche trattamenti mirati possono fare la differenza: oltre ad essere anti-age danno luce ed espressività al viso, l’equazione di bellezza per la pelle di tutte le età.

  • Il filler resta il più richiesto fra i trattamenti antietà per il viso, agisce sulle pieghe nasolabiali, sulle rughe periorali, il cosiddetto codice a barre sulle labbra, e sulle rughe della marionetta sulla mandibola
  • Anche Radiesse, l’idrossiapatite di Calcio, è un filler riassorbibile, volumizzante, con una maggior durata e con elevatissime prestazioni. Si tratta di un prodotto composto per il 30% da microsfere sintetiche di idrossiapatite di calcio (CaHA) e per il 70% da una soluzione in gel. Subito dopo l’infiltrazione il gel in cui sono immerse le microsfere dà un effetto correttivo e riempitivo immediato. La resa del prodotto è superiore rispetto a quella degli altri filler a base di Acido ialuronico, induce maggiormente la sintesi di nuovo collagene ed ha una durata superiore, da 12 a 18 mesi.
  • Il botulino è il trattamento anti-aging più diffuso al mondo, ed oltre 50 milioni di persone ne hanno già fatto uso. La proteina botulinica è una sostanza sicura e approvata FDA che rilassa i muscoli facciali. Il trattamento distende il terzo superiore del volto, corregge le rughe d’espressione e i segni dell’aging su aree come la fronte, intorno agli occhi (le cosiddette zampe di gallina), il collo. Le microiniezioni sono indolori, il trattamento dura circa 15 minuti e il top del risultato si ottiene entro 2 settimane, per la durata di circa 6 mesi, dopo i quali è ripetibile.
  • Il laser è il metodo più gentile ed efficace per cancellare o ridurre sensibilmente i segni sulla pelle con risultati visibili e naturali. Non danneggia la superficie cutanea ma aiuta il derma nella rigenerazione, inducendo la stimolazione dei fibroblasti: scalda il derma in profondità stimolando la produzione di collagene ed elastina, conferisce al volto un effetto ultralifting, attenua macchie, rughe e segni di fotoaging.

Proteggi la tua pelle dal fotoaging! L’esposizione al sole può lasciare segni visibili sulla tua pelle, accelerando il processo di invecchiamento e causando rughe, macchie solari e perdita di elasticità. Ma non è mai troppo tardi per agire!
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