Otoplastica, un intervento molto comune anche nei bambini
Le imperfezioni, le asimmetrie e le malformazioni cosiddette minori dell’orecchio esterno sono in genere ereditari. Si tratta di difetti esclusivamente estetici che non compromettono la funzione uditiva. Chi ne soffre generalmente tende a coprire le orecchie portando i capelli lunghi evitando di raccoglierli in code o di dargli un taglio che lascerebbe poco spazio all’immaginazione. E ne sanno qualcosa non solo le persone comuni, ma anche star di Hollywood e modelle. Qualcuno ne fa il suo punto di forza per essere ricordato, ma per qualcun altro, soprattutto per i bambini, può essere fonte di disagio.
Ecco perché si consiglia ai genitori la correzione, il più precocemente possibile. L’età minima in cui si può intervenire è sei anni.
Una semplice caratteristica, tutt’altro che una patologia, che viene spesso percepita come un inestetismo, un complesso, un disagio molto sofferto anche in età giovanissima. Il problema delle orecchie a sventola o prominenti coinvolge spesso l’individuo fin dalle prime fasi della socializzazione, poiché è un difetto fisico che spesso viene evidenziato dagli altri. E quando diventa un problema, un disagio psicologico tale da compromettere la qualità della vita, allora si può ricorrere alla chirurgia.
E la chirurgia estetica offre una soluzione anche in età pediatrica.
L’otoplastica è l’intervento chirurgico che ha lo scopo di correggere la forma e la dimensione di una o di entrambe le orecchie. L’intervento prevede l’asportazione di una losanga di cute dalla regione retroauricolare e il rimodellamento della cartilagine del padiglione auricolare mediante dei punti di sutura non riassorbibili, ma a seconda dei casi può essere necessario asportare parte della cartilagine della conca quando questa è troppo grande o ridurre l’ampiezza dell’angolo auricolo-cefalico quando questo è maggiore di 30°.
L’otoplastica è un intervento considerato “minore”, cioè mini invasivo, molto comune sia per i bambini che per gli adulti.
Di solito è consigliabile già in età pediatrica in quanto consente di evitare disagi psicologici e può comportare dei vantaggi ai fini di una miglior interazione sociale. Inoltre, l’intervento non compromette il successivo sviluppo fisico delle orecchie. Può essere effettuata a partire dai sei anni, dato che l’orecchio ha già raggiunto, in questa tenera età, uno sviluppo praticamente completo.
Si tratta di un intervento ambulatoriale eseguito in anestesia locale. I pazienti tornano a casa dopo qualche ora con una medicazione e una fascia elastica che deve essere indossata per 15-20 giorni. Gli esiti cicatriziali sono in genere minimi e ben nascosti dietro l’orecchio. Il risultato è visibile da subito ma bisogna attendere 6-12 mesi perché rimanga stabile nel tempo.
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