Maskne problemi di pelle al tempo del Covid-19

Maskne, i problemi di pelle al tempo del Covid-19

La campagna vaccinale è già partita e presto, si spera, verrà vaccinata tutta la popolazione. In ogni caso il monito degli esperti è quello di continuare ad usare ancora la mascherina. Un presidio fondamentale, ma spesso l’uso prolungato per buona parte della giornata può creare delle imperfezioni sulla pelle del viso.

Affrontiamo, infatti, una problematica di cui, nell’ultimo anno, abbiamo sentito spesso parlare: maskne. Con questo termine si indica l’acne da mascherina.

Per evitare il contagio da Covid-19 uno dei dispositivi di protezione individuale è la mascherina (chirurgica o FFp2) che siamo obbligati ad indossare per molte ore durante il giorno. L’uso prolungato della mascherina, in alcuni soggetti è causa della comparsa di una forma particolare di acne con comparsa di arrossamento, eccesso di sebo, brufoli e punti neri attorno alla bocca, al naso e nella parte bassa del viso (mento e mandibola). Questo inconveniente è espressione del continuo sfregamento del materiale della mascherina e dell’instaurarsi di un microclima che facilita l’eccessiva sudorazione, l’accumulo di sebo, l’infiammazione e la proliferazione batterica e di conseguenza la comparsa di comedoni talvolta dolorosi.

Come risolvere il problema?

Il primo passo da fare è cercare di ridurre il tempo di contatto della mascherina e quindi non utilizzarla quando si è da soli o prendersi di tanto in tanto una pausa per poterla togliere.

Ma fondamentale è la skincare quotidiana: occorre utilizzare dei prodotti mirati dai prodotti per la detersione alla creme.

È necessario detergere accuratamente la cute mattina e sera e una volta a settimana optare per uno scrub che aiuta ad eliminare le cellule morte. Buona norma è utilizzare dopo la detersione dei tonici ad effetto micropeel che hanno un azione cheratolitica, liberano i pori dal tappo cheratinico, facilitano l’eliminazione del sebo riducendo l’infiammazione. Per i cosmetici prediligere creme che all’azione seboregolatrice associano quella lenitiva ed anti-infiammatoria. Nei casi più conclamati è necessario ricorrere a farmaci specifici.

Tra i trattamenti di medicina estetica sicuramente da prediligere sono i peeling che accelerano il turnover cellulare e ristrutturano la rete dermica di sostegno.

La pelle ne guadagna in termini di luminosità, idratazione e stimolazione dermo-epidermica. Un buon aiuto può derivare anche dallo Skin botox, trattamento che migliora l’elasticità e la consistenza della pelle, minimizza la dimensione dei pori e riduce la produzione di sebo. Il trattamento viene eseguito attraverso l’inoculazione nella zona del derma profondo del botulino iperdiluito mediante microaghi.