L’otoplastica è l’intervento chirurgico che permette di correggere l’eccessiva protrusione delle orecchie. Esistono vari tipi di deformazione dell’orecchio sebbene la più comune è l’orecchio a “ventola” in cui manca la piega dell’antelice associata o meno ad un’ipertrofia della conca e del muscolo auricolare posteriore.
È consigliabile eseguire l’intervento in età prescolare al fine di minimizzare i disagi psicologici e sociali di chi ne soffre, spesso deriso dai compagni.
L’intervento si esegue in anestesia locale con possibilità di una blanda sedazione. Si procede con un’incisione ed asportazione di una piccola losanga cutanea nella parte posteriore dell’orecchio. Si espone la cartilagine che viene fragilizzata e piegata nella nuova posizione mediante l’aiuto di punti di sutura non riassorbibili. Al termine dell’intervento viene apposta una medicazione che aiuta a mantenere la cartilagine nella nuova posizione ed una fascia elastica attorno alla testa che va mantenuta anche dopo la rimozione dei punti, in genere per 4 settimane.
Il decorso post operatorio è generalmente contrassegnato da un senso di fastidio e bruciore, non dolore, gestibile con i comuni analgesici. Le orecchie possono presentare gonfiore ed ecchimosi che si risolvono nell’arco di un mese.