La ritidectomia o lifting cervico-facciale è l’intervento che permette di correggere e migliorare la flaccidità del viso mediante una trazione differenziata dei tessuti (cute e SMAS). Il miglioramento è soggettivo e dipende dal grado di invecchiamento, dalle strutture ossee sottostanti, dall’elasticità dei tessuti, dallo spessore, dalla vascolarizzazione, dalla presenza di adipe.

L’intervento si esegue in anestesia generale. Le incisioni cutanee sono sia pre- che post-auricolari e si estendono dalla regione dal cuoio capelluto della regione temporale alla nuca. Attraverso queste incisioni si procede ad uno scollamento della cute sul piano aponevrotico dello SMAS e fino al muscolo platisma nella regione del collo. La cute subisce una  trazionata differenziata fino alla correzione della lassità e la cute in eccesso viene asportata.

Nell’immediato post operatorio viene praticato un bendaggio elastico avvolgente e contenitivo che viene rimosso in terza giornata. Gonfiore ed ecchimosi sono assolutamente fisiologici e scompaiono in genere dopo 10-14 giorni. Dopo la rimozione dei punti, in genere tra la settima e la decima giornata, è possibile eseguire un linfodrenaggio per attenuare l’edema.

Dopo una settimana è possibile praticare uno shampoo delicato.l’attività fisica può essere ripresa dopo un mese.

La mimica ed i movimenti del collo devono essere inizialmente limitati e ripresi gradualmente.

Il lifting cervico-facciale è un intervento delicato ed importante, che necessita di molta collaborazione da parte delle pazienti. Richiede un recupero completo di circa un mese. Possibili complicanze sono:

  • Ematoma dell’area scollata che necessita di revisione chirurgica
  • Necrosi : per un problema di vascolarizzazione può verificarsi una sofferenza limitata del lembo cutaneo che esita in una lesione crostosa.
  • Parestesie, paresi rare per lesioni di una ramo terminale del nervo facciale.
  • Cicatrizzazione ipertrofica o atrofica: alcuni tratti della cicatrice possono allargarsi ed ispessirsi.
    Infezioni: evenienza rara.